Hampton Court è una delle più belle dimore reali londinesi. È molto visitata, soprattutto nel periodo estivo quando i giardini che la circondano ne esaltano la bellezza.
Durante la visita è possibile entrare negli appartamenti reali di Enrico VIII, della regina Maria II, nelle cucine Tudor, accedere ai giardini e perdersi nel più antico e noto labirinto reale.
Sia che lo visitiate da soli, sia con visite guidate o audioguide, vi consigliamo di dedicare al palazzo quasi un’intera giornata, calcolando anche lo spostamento dal centro di Londra.
Quando sarete a Hampton Court, per una gita sull'acqua è possibile noleggiare piccole barche a remi a prezzi accettabili. Il noleggio si trova accanto al ponte,
1. Come raggiungerlo
Il palazzo si trova sulle rive del Tamigi, a 21 km a sud-ovest di Londra. È raggiungibile con il treno da Waterloo Station che impiega circa 40 minuti, al prezzo di £6,50 andata e ritorno.
Il palazzo dista solo 2 minuti di cammino dalla stazione. Uno dei modi più affascinati per raggiungere Hampton Court è prendere il battello che parte da Richmond (zona 4) e Kingston (Zona 6). Controllate però prima gli orari a questo indirizzo perchè non sono molto frequenti.
2. Un po' di storia
Hampton Court Palace nacque come palazzo ecclesiastico nel 1516 per volere del cancelliere di Enrico VIII, il cardinale Wolsey il quale, nonostante il suo potere, non riuscì ad ottenere dal papa l’annullamento del matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d’Aragona.
Enrico VIII requisì il palazzo al cancelliere e vi si insediò. Qui il re spese moltissimo denaro nell’abbellire le varie stanze per compiacere i gusti delle sue cinque mogli.
Successivamente Elisabetta I e Giacomo I lo resero famoso per balli e spettacoli teatrali e la tradizione continua con manifestazioni e festival annuali (vedi sezione Eventi Speciali sotto).
Il palazzo diventò rifugio per Carlo I durante la guerra civile. Quando Carlo I fu giustiziato, Cromwell si trasferì a palazzo e qui vi morì nel 1658.
L’architetto inglese Christopher Wren (lo stesso di St. Paul Cathedral e molte chiese della City dopo il grande incendio del 1666) fu incaricato da Guglielmo III di rimodernare le ali est e sud della residenza e le caratterizzò con uno stile rinascimentale.
L’ultimo soggiorno della corte reale ebbe luogo nel 1737 da parte di Giorgio II e Carolina.
La regina Vittoria lo aprì al pubblico nel 1838 e oggi è diventato una delle principali mete turistiche della città.
3. Accesso al Palazzo
Dopo aver oltrepassato la biglietteria e lo shop, entrate direttamente nel primo grande cortile, il Base Court, dal quale accedete al Cortile dell’orologio che prende il nome dall’orologio astronomico realizzato nel 1540 per volere di Enrico VIII.
L'orologio veniva impiegato per calcolare l'arrivo dell’alta marea a London Bridge.
Altri dicono che il vero scopo fosse stimare l’ora di arrivo degli ospiti attesi a palazzo provenienti in barca sul Tamigi.
Comunque sia, val la pena soffermarsi ad ammirarne la bellezza. Il seguente cortile, il Cortile della fontana, sarà visibile anche dalle finestre degli appartamenti circostanti. Salendo le scale sulla sinistra si accede agli appartamenti di Enrico VIII.
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Appartamenti di Enrico VIII
L’unico elemento di epoca Tudor sopravvissuto è la Great Hall che nel periodo di Elisabetta I e Giacomo I, aveva funzione di teatro di palazzo.
Anche la compagnia di Shakespeare si esibì qui. Ora la sala è adornata da preziosi arazzi sulle pareti, qualche trofeo di caccia (grande passione di Enrico VIII) e da un focolare al centro.
La sala seguente ha il soffitto dorato e costellato di stemmi Tudor, mentre sul pavimento sono disposti numerosi cuscini; questa sala prende il nome di Great Watching Chamber.
Qui avete anche la possibilità di battervi ad un gioco da tavola “Pox and Geese”, probabilmente risalente all’epoca Tudor.
La galleria stregata che percorrerete in seguito, fu voluta da Wolsey per collegare i propri appartamenti con la dimora del fantasma della quinta moglie di Enrico VIII, Catherine Howard (la leggenda narra che il suo spirito stia tuttora vagando per il palazzo!).
Nella Chapel Royal Enrico VIII si unì in matrimonio con Kateryn Parr nel 1543, l’ultima delle 6 mogli.
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Appartamenti della Regina
Gli appartamenti della regina erano stati progettati originariamente per la regina Maria II, ma furono ultimati solo alcuni anni dopo la sua morte. La Queen’s Drawing Room fu decorata dall’italiano Antonio Verrio ed era adibita alle assemblee reali. La Queen’s Gallery serviva per collegare gli appartamenti della regina a quelli del re.
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Sale georgiane
Queste sale costituivano l’abitazione di Giorgio II prima della sua ascesa al trono.
Percorrendo le varie stanze (relativamente spoglie rispetto agli appartamenti precedenti) giungerete alla Wolsey Closet, una piccola sala in legno che dà un’idea dello splendore originario del palazzo.
La Cartoon Gallery fu progettata da Wren per i cartoni di Raffaello, che ora si trovano al Victoria & Albert Museum.
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Appartamenti di Guglielmo III
Questi appartamenti si raggiungono salendo il maestoso scalone del re.
Nella King’s Presence Chamber troverete uno dei suoi troni, piuttosto modesto rispetto a quello più solenne della Privy Chamber.
Prima di visitare le cucine e uscire nei giardini, non dimenticate la Renaissance Picture Gallery che vanta dipinti di artisti come il Tintoretto e il Caravaggio.
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Cucine Tudor
Queste grandi cucine sono state restaurate e abbellite con ricostruzioni storiche, e sembra di fiutare davvero l’odore del passato!
Nella cucina più grande viene ancora quotidianamente accesso il focolare principale.
Pensate che questa era solo una delle tre cucine presenti, tutte necessarie per rispettare il volere di Enrico VIII: ogni giorno dovevano venir conusmati 6 buoi, quaranta pecore e un migliaio di fagiani dalle 500 persone che vi abitavano.
Poco distante, a lato dello shop, troverete la cantina con le botti in legno dove veniva conservato il vino.
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Giardini
I Fountain Garden, prendono il nome della grande fontana centrale.
Se vi dirigete a sud del palazzo (alla vostra destra uscendo dal palazzo) raggiungerete il formale Privy Garden, con statue, fiori e fontane che si estendono fino alla cancellata di Jean Tijou.
Più avanti, protetto da una vetrata, si trova il vigneto più grande del mondo: lo testimonia la targa che lo inserisce nei Guinnes dei primati.
Il ramoscello che lo originò fu piantato nel 1768. Il vigneto continua a produrre uva nera che ogni fine estate viene venduta ai visitatori presso il negozio del palazzo.
A lato del vigneto si trova la Lower Orangery, anche questa progettata da Wren, la quale ospita un capolavoro dell’arte europea: le 9 tele di Mantegna intitolate “I trionfi di Cesare”. Non perdetevele.
Tornando presso il Broad Walk, il vialone principale (da qui è possibile partire per un tour in carrozza) vi potete dirigere verso la parte nord del parco.
Qui da aprile a ottobre sono aperte le Royal Tennis Court, i più antichi campi da tennis al mondo ancora in uso, un vero reperto di storia sportiva.
È possibile visitarli anche in caso di gioco in corso.
Proseguendo lungo il viale arriverete fino all’accesso al “maze”, l’ingannevole e antichissimo labirinto vegetale.
Per la nobiltà settecentesca i labirinti erano un’autentica mania. Non perdetevi!
Informazioni pratiche
Curiosità