Il museo del Teddy Bear

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teddyQuanto sia radicata la cultura del Teddy Bear tra gli anglosassoni lo conferma un'espressione inglese: to give a bear hug, ovvero abbracciare qualcuno tenendolo stretto a sè per dimostrargli il proprio affetto, proprio come facevamo da piccoli con il nostro amato orsacchiotto.
A Teddy, ma anche a Paddington, Sooty, Pudsey, Winnie-the-Pooh ed altri 700 amici pelosi, è stato dedicato un intero museo, il Teddy Bear Museum che fino al 2016 si trovava a Londra ma oggi ha sede a Neuby Hall, nel North Yorkshire.
Però, tutti gli  appassionati possono visitare il Dorset Teddy Bear Museum, situato a Dorchester, nel Dorset. Si trova all'angolo tra High East Street e Salisbury Street, Dorchester, Dorset, DT1 1JU.

Curiosità
Il nome Teddy bear deriva da Theodore Roosvelt.
Si narra infatti che nel 1902, il presidente americano, esperto cacciatore, abbia risparmiato la vita ad un giovane orso durante una battuta di caccia. L’episodio ebbe tanto risalto sui giornali dell’epoca che Morris Michtom, un emigrato russo, mise nella vetrina del suo negozio di New York un orso costruito da sua moglie Rose, che chiamò Teddy. Fu un successo immediato. Da allora altre industrie decisero di chiamare così i loro pupazzi di pezza.
Nel 1908 la J.K.Farnell & Co produsse il primo teddy inglese. Per capire quanto il fenomeno del Teddy bear sia importante, basta sapere che in Inghilterra vi sono più di 300 negozi specializzati, ad alcuni dei quali è possibile commissionare vestiti e accessori su misura, numerosi artigiani, sartorie specializzate e persino una casa di pret-à-porter, Dorabella, che ogni anno esce con una collezione di vestiti per orsacchiotti.
E il Teddy bear “va forte” anche nel mercato delle aste. Da Sotheby, ma anche da Christie’s e Bonhams alcuni pezzi raggiungono cifre decisamente alte.

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