Con oltre 2300 dipinti di eccezionale bellezza, la National Gallery è un vero e proprio tempio della pittura.
L'incredibile concentrazione di opere d'arte dei maestri della pittura che troverete in questo museo vi lascerà a bocca aperta.
Dominano su tutti gli artisti italiani, da Botticelli, a Tiziano, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio e molti altri ancora.
Oltre al Rinascimento italiano, nella National Gallery sono presenti pittori spagnoli, la scuola Fiamminga e l’impressionismo francese. Per quanto riguarda l’arte britannica, ci sono alcune opere di Turner. Per ammirare una collezione più completa di questo pittore conviene andare al Tate Britain Museum.
Le raccolte sono ordinate cronologicamente. I quattro periodi temporali in cui sono suddivise le sale, sono segnalati con diversi colori.
Perciò è molto facile orientarsi nella visita (a differenza per esempio del British Museum) e scegliere anche un percorso personale
L' ingresso della National Gallery si trova dal portico che si affaccia su Trafalgar Square. Rivolgetevi al banco informazioni per avere la mappa del museo. Vi tornerà molto utile.
Un po' di storia
La National Gallery, a differenza del Museo del Louvre a Parigi o Il Prado a Madrid, non ha origine dalla nazionalizzazione di una precedente collezione reale o principesca.
La Gallery nacque invece dall’acquisto, da parte del governo, di 38 dipinti appartenenti a un banchiere russo emigrato, J. Angerstein.
In seguito si arricchì con l’acquisto di altri dipinti da parte dei vari direttori o di lasciti di collezioni private.
La collezione, prima di essere esposta in questa sede, si trovava a Pall Mall, presso la vecchia residenza di Angerstein.
Negli anni ’80, i proprietari dei supermercati “Sainsbury” finanziarono una nuova ala. Scoppiarono inevitabilmente grandi polemiche.
Però, in seguito due architetti americani, Venturi e Scott-Brown, furono commissionati dagli stessi magnati della catena di supermercati. Crearono così la cosiddetta “Ala Sainsbury”, in stile postmoderno ma con grande richiamo allo stile neoclassico dell’edificio.
Il principe Carlo pose la prima pietra nel 1998 in segno di approvazione.
Cosa vi aspetta alla National Gallery
1. Dipinti dal XIII al XV secolo
Le opere più antiche della collezione sono esposte nella sala 52 e comprendono anche un’opera attribuita a Giotto. Nella stessa sala si trovano i pannelli che fanno parte della “Maestà” di Duccio, pittore senese contemporaneo di Giotto.
Nella sala 53 c'è il “Dittico Wilton” che si presume essere opera di un artista inglese o francese, ma ignoto.
“La Battaglia di San Romano” del pittore Paolo Uccello è ospitata nella sala 54. Era originariamente composto da un fregio in tre tavole, ma le altre due sono esposte agli Uffizzi a Firenze. Il quadro rappresenta la vittoria dei fiorentini sui senesi, loro acerrimi nemici.
Invece, il dipinto a olio (la tecnica pittorica che rimpiazzò le tempere a base d’uovo), che ha ricevuto nel corso dei secoli diverse interpretazioni, è esposto nella sala 56.
Si tratta di “I coniugi Arnolfini”. É un quadro contenente ricchi significati simbolici, a partire dall’apparente, ma smentita, gravidanza della moglie di Giovanni Arnolfini.
Questi era un ricco mercante di Lucca che si trasferì a Brugge, in Belgio, e si fece ritrarre dal pittore fiammingo Jan van Eyck.
Nella sala 58 sono esposti alcuni dipinti di Botticelli. “Marte e Venere” è l’unica opera di carattere mitologico ad essere custodita fuori dall’Italia.
Nella piccola sala numero 66 è custodito uno dei primi capolavori di Piero della Francesca, il “Battesimo di Cristo”. Il pittore, a causa della sua cecità, fu costretto ad interrompere la pittura e si concentrò, per gli ultimi vent’anni della sua vita, sulla matematica.
2. Dipinti del XVI secolo
Spostandovi dall’Ala Sainsbury verso il corpo centrale del museo, raggiungerete la sala 9.
Seguendo la disposizione delle stanze, nella sala 10 trovate il capolavoro giovanile di Tiziano, “Bacco e Arianna” e quello più tardo e cupo “Morte di Atteone”.
Il colore azzurro oltremare che nel primo dipinto adorna il vestito di Arianna, era il colore preziosissimo e molto ricercato dai pittori nel Medioevo. Pensate che veniva ottenuto dalla polvere del il lapislazzulo, un cristallo di colore blu intenso.
Nella sala 4 è esposto il dipinto intitolato “Due Ambasciatori” di Holbein.
Questo, probabilmente più di qualsiasi altro, merita una dettagliata spiegazione e interpretazione simbolica.
L’audioguida vi potrebbe essere di grande aiuto...soprattutto se non riuscite a capire cosa sia la figura distorta presente in primo piano in basso. E’ davvero incredibile!
Proseguendo con l’arte italiana, nella sala 2, troverete il “Cartone di Leonardo”. É il disegno preparatorio di Leonardo da Vinci per il dipinto della “Madonna col Bambino, Sant’Anna e San Giovannino”. Il dipinto non fu mai completato.
Una versione successiva è però presente dal 1801 al Museo del Louvre a Parigi.
L’incompiuta “Sepoltura” di Michelangelo nella sala 8 è stata, ed è, materia di discussione per quanto riguarda l’interpretazione delle figure non identificate nel dipinto.
In questa sala sono appesi anche i principali dipinti di Raffaello di proprietà della National Gallery.
3. Dipinti del XVII secolo
Attraversando la Central Hall potete accedere a questa ala del museo entrando nella sala 30, dove troverete la “Venere” dello spagnolo Velàzquez, ritratta di schiena per non offendere il pudore degli Inquisitori spagnoli.
Nella sala a lato, la 32, sono esposte opere di Guido Reni e Caravaggio.
Nelle sale seguenti sono presenti opere dei fiamminghi Rubens e Van Dyck.
Gli aristocratici impegnati nel Grand Tour a partire dal XVII secolo, ammiravano i paesaggi sognanti del pittore francese Claude Lorrain, uno dei quali, “Il castello Stregato”, è esposto nella sala 20.
4. Dipinti dal XVIII al XX secolo
Un capolavoro del britannico Turner è appeso nella sala 34, dal titolo “La valorosa Temeraire”. Raffigura l’ultimo viaggio della nave che combatté nella Battaglia di Trafalgar e viene trainata da un rimorchio a vapore lungo il Tamigi.
Celato dietro al tramonto della tela, il simbolico tramonto di un'era e l’alba di una nuova.
Parecchie vedute e spaccati della vita quotidiana di Venezia del Canaletto sono esposti nella sala 38.
Le sale costantemente più affollate sono le ultime, dove sono esposti capolavori di Monet, Renoir, Cèzanne e Van Gogh.
Del pittore Manet è esposto “Musica nei giardini delle Tuileries” dove, tra i personaggi, figura anche il poeta Charles Baudelaire.
“The Water Lily-Pond” e “Il Tamigi ai piedi di Westminster” sono due opere di Monet presenti nella Galleria. La maggior parte sono invece esposte al Museo d’Orsay di Parigi.
Il quadro dei bagnanti di Seurat si trova nella sala 44.
Il pittore utilizzò lo studio della sezione aurea e un'assoluta precisione geometrica nel ritrarre i bagnanti.
Per concludere la visita, uno dei soggetti più celebri e preferiti del pittore Van Gogh, “I girasoli”. Oltre ad una serie di dipinti realizzati ad olio su tela tra il 1888 e 1889 ad Arles, in Provenza. Il fiore di girasole ebbe per il pittore un significato molto speciale: il giallo rappresenta l’amicizia e il suo sbocciare, la gratitudine.
Informazioni pratiche
Orario
Tutti i giorni 10:00-18:00; venerdì fino alle 21:00
Ingresso gratuito. Per informazioni sulle mostre temporanee, sui concerti e musica dal vivo e per tutto ciò che riguarda il museo consultate il sito ufficiale http://www.nationalgallery.org.uk/
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